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In bici dalle Alpi al Garda, si firma la rete. Sarà creato un sistema di piste ciclabili fra il Nord Italia e l'Europa
Piste
ciclabili e navigazione canoistica oggi sul tavolo del presidente della
Provincia Lorenzo Dellai e degli assessori. Approda in giunta l'intesa di
programma per la creazione di un piano interregionale dedicato agli amanti
dei percorsi immersi nella natura. Dal territorio alpino al lago di Garda
al mare Adriatico. Con un raccordo alla rete ciclabile europea. «Noi
faremo i consulenti» commenta la Berasi.
«Noi abbiamo già fatto la nostra parte» afferma l'assessore "verde" all'ambiente. E riprende: «Abbiamo sempre sostenuto l'idea e l'importanza di un raccordo. Ora, finalmente, anche Veneto e Lombardia si sono decise». Il Trentino, insomma, capofila. «Avremo la funzione di consulenti» dice orgogliosa. L'intesa di programma viene sottoscritta fra le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le province autonome di Trento e di Bolzano, le province di Verona, Mantova, Ferrara, Rovigo e Venezia, gli enti parchi regionali rispettivamente del Mincio, Veneto Delta del Po e del Po Reggio Emilia e l'agenzia interregionale per il Po per il programma di intervento volto alla realizzazione di percorsi ambientali, culturali, ciclabili e canoistici dal territorio alpino al lago di Garda al mare Adriatico, lungo i fiumi Adige, Mincio e Po. In continuità e integrazione con gli itinerari escursionistici del centro Europa. La filosofia di fondo è la realizzazione di una rete interregionale, di un sistema che consenta lo sviluppo di un progetto culturale, turistico ed economico basato sulla valorizzazione dell'ambiente e sul consolidamento delle relazioni fra province diverse e con il cuore dell'Europa. L'idea è quella di un itinerario di ampio respiro Alpi-Garda-Mare costellato di bellezze artistiche e naturali e lungo il quale sia possibile trovare i servizi e le strutture di cui si ha bisogno. S'inserisce in questo quadro l'itinerario ciclabile Verona-Vicenza-Padova che prevede collegamenti anche con la provincia di Trento. E anche la promozione di percorsi fluviali dell'Adige, del Po, del Sarca, del Chiese e del Brenta che rappresentano una direttrice importante per i collegamenti sia con il Nord Europa sia con l'entroterra sia con la laguna di Venezia. E il recupero del fiume Adige con una lunga pista ciclabile interprovinciale che consentirà di seguirne il corso in bici. Ci sono la Valle dell'Adige e la Val Venosta con un percorso ciclabile già in buona parte realizzato, che si sovrappone in parte alla "ciclopista" del Sole", che dal Brennero raggiunge il lago di Garda per poi proseguire lungo il Mincio verso Mantova, Roma e Malta. L'intesa - che dura cinque anni e che potrà essere allargata - ha fra i suoi scopi quello di impegnare i comuni e gli altri enti e realtà coinvolti a predisporre uno studio di fattibilità generale sull'itinerario eco-turistico completando gli studi realizzati dai firmatari e ad adottare criteri e soluzioni progettuali uniformi. E di creare un coordinamento con enti e associazioni delle regioni alpine per lo sviluppo della rete ciclabile europea.
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